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al testo proposto da Emanuele Di Marco
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(Questa poesia l'ho imparata a memoria a scuola quando avevo 6 anni.
Adesso che di anni ne ho 36, è l'unica che ricordo ancora interamente. E la dedico alla mia di madre che davvero, ieri, ha compiuto 60 anni.) Non sempre il tempo la beltà cancella, o la sfioran le lagrime e gli affanni; mia madre ha sessant'anni e più la guardo e più mi sembra bella. Non ha un detto, un sorriso, un guardo, un atto, che non mi tocchi dolcemente il core!... Ah! Se fossi pittore: farei tutta la vita il suo ritratto. Vorrei ritrarla quando china il viso perch'io le baci la sua treccia bianca, o quando, inferma o stanca, nasconde il suo dolor sotto un sorriso... Ma se fosse un mio prego in cielo accolto, non chiederei del gran pittor d'Urbino il pennello divino per coronar di gloria il suo bel volto, vorrei poter cangiar vita con vita, darle tutto il vigor degli anni miei, veder me vecchio, e lei dal sacrificio mio ringiovanita. |
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